Dalla tradizione all’interconnessione: nuovi orizzonti per le molle

Digitalizzare l’industria delle molle, un settore tradizionalmente radicato nella meccanica. Questa è l’audace sfida che si è posta la Federnfabrik Schmid SA. Con il supporto di Innosuisse, questa PMI con sede a Zurigo è riuscita a mettere in discussione le sue pratiche e a passare ai processi digitali, rompendo con un approccio meccanico vecchio di diverse generazioni. Questa trasformazione ha permesso di integrare componenti in grado di valutare le condizioni delle molle in tempo reale, segnando una piccola rivoluzione nel settore.

Le molle sono onnipresenti nella nostra vita quotidiana, utilizzate in una moltitudine di oggetti come macchine da caffè, penne e strumenti musicali. Come sottolinea Albert Enste, CEO di Federnfabrik Schmid SA, «è praticamente impossibile trovare una macchina che non contenga molle. Fungono da attuatori, garantiscono la sicurezza ed esercitano una forza in oggetti come orologi, turbine eoliche o satelliti.» Fondata nel 1912, la PMI che dirige è specializzata nella fornitura di molle industriali ad alta precisione. Oggi impiega una sessantina di collaboratori e collaboratrici e complessivamente esporta circa l’80 per cento della sua produzione. Le molle di varie dimensioni sono realizzate in una varietà di metalli e leghe.

Resistenza limitata nel tempo
È un componente essenziale in un gran numero di oggetti e applicazioni che non potrebbero funzionare correttamente senza di essa, ma la molla ha un punto debole. Le sue condizioni e la sua durata di vita possono essere previste soltanto in via teorica. «La progettazione delle molle tradizionali si basa su approcci teorici e il loro funzionamento in condizioni reali spesso si discosta da questi calcoli. Questo significa che la molla può cedere inaspettatamente, danneggiando l’applicazione e comportando elevati costi di riparazione», spiega il Dr. Cord Teller, responsabile delle vendite tecniche della Federnfabrik Schmid SA.

Federngfabrik-Schmid-Innosuisse-2

Da meccaniche a intelligenti
Guasti, spese di sostituzione e non solo: le conseguenze per i produttori, insomma, sono molteplici. «Ci siamo resi conto che il cedimento delle molle nelle macchine era un problema importante per i nostri clienti», conferma Albert Enste. L’impresa sta quindi valutando un ampliamento del proprio portafoglio di prodotti e guarda con interesse all’internet delle cose (IoT). «Ci siamo resi conto che la molla non era integrata nel mondo digitale delle macchine. Così ci è venuta l’idea di creare una molla connessa», spiega Albert Enste.

L’idea è stata lanciata, ma mancavano le competenze tecniche per sviluppare un progetto del genere all’interno della PMI. «Avevamo bisogno di competenze molto precise nel campo della microelettronica», spiega Albert Enste. L’impresa si è quindi rivolta a Innosuisse, chiedendo la consulenza e la convalida di un mentore dell’innovazione, e nel 2021 ha avviato un progetto d’innovazione in collaborazione con il CSEM. Due anni dopo è stato sviluppato il prototipo I-Spring.

Questo sistema compatto e autonomo è in grado di visualizzare lo stato della molla in diretta su uno smartphone o in cockpit basati su browser. «È una tecnologia fondata sui sensori che permette di monitorare e misurare la molla, indicarne la durata di vita e la forza residua oltre a consentire una manutenzione predittiva e un monitoraggio in tempo reale delle sue condizioni. È pensata per funzionare per l’intera durata di vita di una molla», spiega il Dr. Boris Ouriev, responsabile dell’innovazione e dell’implementazione della Federnfabrik Schmid SA.

Federnfabrik-Schmid-Innosuisse-3

La necessità di innovazione
Oggi il prototipo di molla intelligente è operativo e viene testato sui prodotti di diversi clienti dell’azienda. I riscontri sono positivi. Per Cord Teller, questo è il primo passo verso la trasformazione del modello di business dell'azienda. «Questa innovazione rappresenta una rivoluzione nel campo delle molle. Rivoluzionerà completamente il nostro modello di business e sta già cambiando il modo in cui siamo percepiti dalla nostra clientela e dal nostro staff.»

Per la Federnfabrik Schmid SA, questo passaggio alla digitalizzazione e alla connettività è anche un modo per assicurarsi un futuro a lungo termine. «Essendo una PMI tradizionale, vediamo l’innovazione come una vera opportunità. Questo approccio ci permette non solo di diversificare le nostre attività e di esplorare nuovi orizzonti, ma anche di aprire le porte verso nuovi mercati. E l’impatto per l’impresa è a sua volta importante. Possiamo introdurre nuovi prodotti, creare posti di lavoro, migliorare i nostri processi e avere un effetto positivo sull’ambiente», afferma Albert Enste.

Ultima modifica 20.03.2024

Inizio pagina

Federnfabrik-schmid-Innosuisse-1

Boris Ouriev, Boris Ouriev, responsabile dell’innovazione e dell’implementazione, Albert Enste, CEO e Cord Teller, responsabile delle vendite tecniche della Federnfabrik Schmid SA.

https://www.innosuisse.ch/content/inno/it/home/storie-di-successo/esempi-di-progetti/innovationsprojekte/federnfabrik-schmid.html