Il glaucoma è la seconda causa di cecità più frequente dopo la cataratta. In Svizzera le persone che ne sono affette sono oltre 100 000, mentre in tutto il mondo superano i 64 milioni. Le cellule retiniche e nervose sono danneggiate, da un lato, da un disturbo della circolazione oculare, con conseguente carenza di ossigeno e di sostanze nutritive e, dall’altro lato, da un’insufficiente eliminazione degli scarti cellulari tossici. «Serve subito una terapia più efficace contro questo gruppo di malattie oculari che rischiano di danneggiare irreversibilmente le fibre nervose», dice la dott.ssa Paola Atzei, responsabile di progetto di Topadur Pharma AG.
I farmaci finora utilizzati per trattare il glaucoma puntano a ridurre la pressione intraoculare; tuttavia, meno della metà dei pazienti con glaucoma ha una pressione intraoculare elevata, quantomeno all’inizio della malattia. La neuroimmunologa spiega che anche la circolazione sanguigna ha un ruolo importante nel glaucoma, perché questi due fattori si influenzano a vicenda. «Regolando la microcircolazione nei vasi oculari si migliora l’afflusso sanguigno all’occhio e diminuisce anche la pressione intraoculare. In tal modo gli occhi restano sani».
«La nostra è una piccola impresa operante in un ambiente internazionale, ed è indispensabile che le nostre attività di ricerca avanzino rapidamente».
Dott.ssa Paola Atzei, responsabile di progetto di Topadur Pharma AG
Con il sostegno di Innosuisse e in collaborazione con l’Università di Zurigo e l’Istituto di Oftalmologia Molecolare e Clinica dell’Ospedale Universitario di Basilea, la start-up svizzera Topadur è alla ricerca di un nuovo principio attivo in grado di migliorare la microcircolazione oculare e rimuovere gli scarti tossici. Il relativo collirio dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato nel 2026.
Ultima modifica 27.06.2022
