Discover

La rivista annuale di Innosuisse 2021

Riconoscere i falsi d’arte con una foto

«Dopo aver concluso il mio dottorato in fisica teorica a Tubinga, in Germania, mi sono trasferita a Zurigo. Ero gestore dei rischi presso una grande banca svizzera, ma ben presto ho cominciato ad annoiarmi. Tuttavia, l’idea di fondare un’azienda tutta mia mi è venuta piuttosto per caso.

Mi ha sempre interessato l’arte. Avevo una volta una vicina di casa che era storica dell’arte. Mi raccontava che nel commercio di opere d’arte bisognava fare i conti con molti falsi. Molti falsari sono molto bravi nel loro lavoro: conoscono ad esempio i componenti cromatici esatti di un’epoca particolare e poi mescolano i colori di conseguenza.

Ho cominciato a informarmi e non potevo crederci: le soluzioni digitali a questo problema erano pressoché inesistenti. Ho creato un programma semplice e ho visto che l’idea funzionava. All’inizio del 2019, con la mia buona amica Christiane ho fondato la start-up Art Recognition per sviluppare un sistema di autenticazione dell’arte che si avvale di Intelligenza Artificiale (IA). Abbiamo nel frattempo un organico di tre persone fisse e un postdoc. Ci aiuta ad addestrare e migliorare il sistema di IA.

Analizzare con l’intelligenza artificiale

Il sistema di Art Recognition è basato sull’intelligenza artificiale. I suoi algoritmi analizzano la foto di un’opera d’arte e valutano se è un originale o un falso. E la qualità di una semplice foto scattata con uno smartphone è sufficiente.

Prima che il sistema di IA possa analizzare un dipinto di un particolare artista, ha bisogno del relativo addestramento: per alcuni giorni il sistema viene alimentato con opere originali, il maggior numero possibile. Vi vengono immessi anche dipinti di altri pittori e pittrici con uno stile simile e della stessa epoca. Il sistema analizza le diverse opere sin nei minimi dettagli e registra le caratteristiche, per esempio la pennellata o la composizione del colore. Le foto caricate dalle clienti e dai clienti vengono poi studiate analizzando le stesse caratteristiche.

Naturalmente, ci sono altri metodi per distinguere i falsi dagli originali, ad esempio con il lavoro di esperti ed esperte o con lo studio della provenienza, che indaga l’origine delle opere d’arte. Ma gli esperti non sono sempre obiettivi e spesso sono in disaccordo tra loro. E i dati sull’origine possono essere falsificati. Ci sono inoltre lacune nel rintracciamento della proprietà, è il caso ad esempio degli anni delle guerre mondiali.

I metodi convenzionali sono costosi e richiedono tempo. Il nostro sistema di IA è in grado di mettere in evidenza, nel giro di una o due settimane, se un’opera d’arte è autentica oppure no. In più, non c’è bisogno di trasportare le opere d’arte da nessuna parte, e neppure di assicurarle a prezzi elevati. Basta scattare una foto con lo smartphone e caricarla.

Abbiamo già analizzato più di 500 opere. I nostri clienti sono sparsi in tutto il mondo e fra di loro vi sono commercianti d’arte, collezionisti privati, gallerie, case d’asta, family office o piattaforme di intermediazione d’arte.

Per far eseguire il controllo digitale di un quadro, basta caricarne solo una foto. Al resto ci pensa l’intelligenza artificiale.

Innosuisse è stata per noi fin dall’inizio un partner molto importante. Nei diversi programmi di start-up coaching abbiamo imparato molto: ad esempio, in che modo possiamo sviluppare la nostra attività e il nostro marchio, cosa ci vuole per un marketing di successo o come dobbiamo andare incontro ai clienti. Siamo stati aiutati anche per fare rete e siamo entrati in contatto con esperti d’arte e altri importanti partner. Particolarmente valido è stato il programma di internazionalizzazione a New York, dove abbiamo potuto stringere molti contatti importanti, ad esempio con la casa d’aste Christie’s. In questo viaggio abbiamo anche conosciuto Joachim Pissarro, pronipote dell’impressionista Camille Pissaro. Ad oggi è un nostro importante partner.

Nell’ambito di un progetto Eurostars collaboriamo con l’Università di Tilburg dei Paesi Bassi. Il professore Eric Postma e il suo team svolgono ricerche da anni per individuare falsi d’arte mediante l’IA. Avremmo ulteriori progetti insieme, ma purtroppo, come impresa svizzera, non possiamo più fare domanda per il programma Horizon dell’UE per la mancata adesione.

Semmai, la nostra impresa ha beneficiato della pandemia di coronavirus: la crescente tendenza alla digitalizzazione ha dato un grande impulso alla nostra attività. Il nostro obiettivo è quello di diventare leader del mercato mondiale nel nostro settore. Vogliamo che ogni opera d’arte che viene venduta passi il nostro filtro. E non è tutto, non abbiamo in mente solo la nostra impresa. Altrettanto importante per noi è far progredire la scienza con il nostro lavoro.»

La dott.ssa Carina Popovici, CEO della start-up Art Recognition

Parlare con una vicina ha portato Carina Popovici a formulare l’idea commerciale per una propria start-up.

Sostegno fornito da Innosuisse

  • Start-up coaching: Initital coaching, Core coaching, Scale-up coaching fase 1
  • Programma di internazionalizzazione
  • Eurostars